Cos'è reale?
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... Ebbene, si calcola oggi che nel mondo più di 1 mrd e 300 mil di persone
(circa 1/3 della popolazione mondiale) ha un'alimentazione insufficiente.
Secondo l'OMS, di questo 30% almeno 500 milioni non dispongono neppure di
1500 calorie al giorno, per cui soffrono di fame assoluta.
Per non parlare del problema della sete ...
Internet
... la fame nel mondo non è "virtuale". Internet Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause ad essa correlate. I dati sono migliorati rispetto alle 35.000 persone di dieci anni fa o le 41.000 di venti anni fa. Tre quarti dei decessi interessano bambini al di sotto dei cinque anni d'età. Oggi, il 10% dei bambini che vivono in paesi in via di sviluppo muoiono prima di aver compiuto cinque anni. Anche in questo caso, il dato è migliorato rispetto al 28% di cinquanta anni fa. (nota mia: è "reale" la definizione che ho evidenziato?) Internet « La folla di affamati, costituita da bambini, donne, vecchi, migranti, profughi e disoccupati, leva verso di noi il suo grido di dolore. Essi ci implorano, sperando di essere ascoltati ». (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptor hominis, 1979, n. 16) Sono due miliardi gli uomini che soffrono la fame. Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito, l'interesse dei pochi (potenti) prevale sul destino dei molti (fragili). Jeremy Rifkin |
Cos'è reale?
I bambini di undici anni che fumano lo spinello nel vicolo dietro casa quando ritorni stanco la sera? Una bambina di quattordici anni che urla grida di dolore in mezzo a un gruppo di coetanei ubriachi già alle 10 di un sabato sera? Cos'è reale? L'indifferenza di chi passa lì accanto e neppure si volta a guardare? Cos'è reale? Il padre di quella bambina, lui è reale? E se quella bambina, quei bambini non riescono ad avere neppure l'affetto dei loro genitori, quel minimo di attenzione che li renderebbe "veri", che farebbe loro sentire di essere "reali", di esserci, allora, cos'è reale? |
Non ho mai creduto alla invenzione, credo giornalistica, dello spazio
virtuale. Esso esiste da sempre, fin da quando il primo abitante delle
caverne fece le prime pitture rupestri. Da quando noi parliamo,
manipolando simboli formali. Non e' quindi nulla di nuovo e di
rivoluzionario. Caso mai e' nuovo l'ambito di dialogo interattivo
"molti-a-molti" che e' realizzabile su Internet
Francesco Forti dal Newgroup it.scuola
Sono state teorie, modelli interpretativi, strutture linguistiche, astrazioni matematiche, rappresentazioni mitiche, artistiche e simboliche a dare forma e senso al mondo che ci circonda. Così come analoghi procedimenti altrettanto complessi ma più spontanei, e fino al secolo scorso pressoché ignorati, hanno impresso forma e senso, anch'essi da sempre, alla realtà psichica interna (fatta di desideri, sogni, fantasie, emozioni) nella quale ognuno rielabora e falsifica (o forse rende finalmente autentica) la "realtà concreta" con cui deve confrontarsi. Questa sintesi (e commistione) costante di reale e irreale, vero e finto, materiale e immateriale non è, insomma, il portato delle nuove tecnologie: è la connotazione originaria della nostra cultura Ignazio Contu Il linguaggio, la matematica, i concetti della scienza sono una forma di ricostruzione simbolica del mondo esterno che possiamo già definire "virtuale". Oggi, le nuove tecnologie permettono di estendere a tutti i nostri sensi questa possibilità di simulazione che si è dimostrata un immenso vantaggio evolutivo. Aumenta così la capacità umana di comprendere e manipolare la realtà. Franco Prattico |
a cura di M.M.
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