Nella fase di storia più vicina a noi si ha la tendenza da
parte degli scienziati a "raccontarsi" e a fare così "storia della scienza".
La posizione di questi autori non è certo favorita dal fatto di essere protagonisti:
è vero che conoscono l'evoluzione dei fatti che li riguardano meglio di chiunque altro,
il problema è che mancheranno senz'altro di obiettività. Peraltro spesso essi
non hanno alcuna nozione del problema che affrontano oltre quello che è il loro bisogno immediato: ignorano come si è
giunti alle conoscenze che utilizzano e, a volte, ignorano anche testi "sacri" relativi
all'argomento che studiano.
Lo storico/scienziato è come colui che guarda
il bosco dall'interno, può vedere bene alcuni alberi, un sentiero, ma non ha mai la visione
del bosco intero, dall'alto: egli fa parte di quel bosco.
Un esempio lampante è proprio il nostro Crick: egli, nella sua ricostruzione storica,
non considera assolutamente gli atomisti (Democrito).
a cura di M.M.