Quanto segue è stato tratto dal sito dello SWIF, uno dei migliori siti filosofici italiani.
Ci rammarichiamo di dover dissentire da un loro collaboratore su questo punto.
Che cosa racconta questa allegoria?
Essa reca in sé la storia della
vita e della
morte
di Socrate, e spiega,
ancora una volta, perché la filosofia
si trovi in contrasto con la città; ma, nella
Repubblica, Socrate
la usa per illustrare un problema di cultura e di educazione. In essa si intrecciano:
- una dimensione cognitiva;
- una dimensione politica;
- una dimensione culturale e comunicativa
1. Il mondo chiaroscurale della
doxa, cioè dell'apparenza o del sapere per sentito dire, è il mondo in cui ha inizio la nostra conoscenza:
in questo mondo si nasce, e solo a partire da questo mondo si può cominciare a conoscere. Ma una conoscenza che non mette in questione se stessa, interrogandosi sull'ambiente culturale in cui si forma, è destinata ad rimanere provinciale ed esposta alla manipolazione. Infatti, mentre il compito autocritico del filosofo è qualcosa che può essere svolto
solo in prima persona, l'acquisizione delle idee e dei valori condivisi dalla comunità può avvenire anche in maniera inconsapevole e passiva. Il problema del sapere è connesso a quello della sua comunicazione e a quello del potere nella comunicazione.
2. Le modalità di conoscenza determinano anche i caratteri della comunità politica: il mondo della caverna è un mondo chiuso e circoscritto, nel quale ha luogo una manipolazione cognitiva tanto più efficace in quanto poco evidente. E' possibile pensare a una comunità politica all'aria aperta, fuori dalla caverna?
A questa domanda si deve rispondere negativamente: la cultura è il luogo dove si forma la
prima conoscenza, dove nascono le società e crescono le persone. Per questo
il filosofo deve fare i conti con questo mondo chiaroscurale, del quale è anch'egli è cittadino.
3. Educazione e cultura sono le questioni politiche
fondamentali. Per capire qual è veramente la vita politica di un popolo,
occorre indagare su
chi controlla il sapere, su
come esso viene comunicato e sulla forma e sul grado della sua distribuzione.
Il problema della pubblicità (Öffentlichkeit)
è un problema filosofico-politico capitale.
Nel mondo della caverna, la conoscenza è prodotta e distribuita in maniera monologica e autoritaria, da persone invisibili ai prigionieri, le quali proiettano sulla parete immagini che danno una impressione di realtà, e che creano una cultura comune.
I prigionieri-spettatori sono incatenati e passivi, e vivono immersi in uno spazio pubblico circoscritto nel quale la realtà viene creata dalla persuasione occulta di una minoranza, tanto che un lettore novecentesco potrebbe interpretare questa antichissima allegoria come un'immagine della
televisione.