L 'impero del nonsense
[01/06/2004 -
15.49]
Sicuramente
ci sarà chi compra l 'automobile per puro feticismo e
non vede l 'ora che venga la domenica per dedicarsi
anima e corpo al lavacro rituale dell 'oggetto del
desiderio. Ecco perché lo spot ci mostra un giovanotto
impegnato a insaponare e accarezzare quasi carnalmente
la sua Nissan Micra,in un luogo aperto che potrebbe
essere un cortile. All 'inizio,non si bada tanto a come
il tizio è vestito,anzi svestito,ma,quando lo si vede
mettersi gli occhiali subacquei,si capisce che il suo è
un abbigliamento marino,anzi sottomarino.Infatti uomo e
macchina stanno vicino a una spalletta che dà sul mare
aperto ma invisibile,da dove,quando l 'automobile è
tutta coperta di schiuma come Venere emergente dalle
acque,si alza una gigantesca orca che solleva un
'altrettanto gigantesca onda e sciacqua perfettamente
auto e uomo.E finalmente tutto si spiega:trattasi di
spot genialmente insensato,che non mira alla scontata
esaltazione della potenza motoristica, ma anzi a deviare
completamente l 'attenzione verso le qualità immateriali
e quasi spirituali della macchina.La Nissan,nella sua
totale e totemica immobilità,diventa addirittura un
elemento naturale,da amare e proteggere come il panda,o
(per scegliere una specie acquatica) come la foca monaca
del Mediterraneo.Insomma,si tratta di un film bellissimo
che distrae e anche sottrae l 'attenzione dalla volgare
quotidianità della tv.Lo slogan dovrebbe essere:amami e
lavami.E chi se ne importa se non c 'è motivo perché
uno,dopo averlo visto,si debba comprare la Nissan e non
un altro qualsiasi altro oggetto resistente all 'acqua
salina.Forse i creativi pensano che una macchina
simbiotica con una creatura marina non possa che piacere
a tutti gli spiriti ecologisti nativi del pianeta
Terra.Tutt 'altra cosa capita invece alla povera bestia
che lo spot di Poltronesofà fa circolare dentro un
appartamento orribilmente moquettato.Ecco infatti i
proprietari che vanno cercando e chiamando
dappertutto:"Zero,Zero, dove sei?".Per poi spiegare all
'attonito ospite che si tratta del loro tasso
domestico,il tasso Zero,con il quale si possono comprare
i nuovi divani.Divertente,ma puerile e
claustrofobico.Qui il nonsense si limita al puro gioco
linguistico e non ha alcuna ambizione di attribuire alla
merce le qualità dello spirito libero e del miracolo di
natura.
Maria Novella Oppo
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