Dopo la scoperta della struttura del DNA il pensiero di Francis Crick si volse per qualche tempo allo studio della sintesi delle proteine.
Il problema era al tempo aperto e la scoperta della doppia elica stimolava nuove soluzioni
(ogni scoperta, soprattutto fondamentale come quella della struttura a doppia elica del DNA,
apre agli scienziati nuove prospettive, nuove strade da seguire per risolvere problemi noti,
nuovi approcci e nuovi esperimenti per tentare per risolverlo).
Benché ci fossero varie indicazioni che la sintesi dovesse avvenire nel citoplasma della cellula
(quindi fuori dal nucleo) non vi era ancora alcuna certezza che confermasse questa ipotesi;
tuttavia Crick e Watson la diedero per scontata
(nella ricerca scientifica, quando poco o nulla è certo fra i dati del problema affrontato, si deve
avere il coraggio di scegliere una base di partenza; è caratteristica del buon ricercatore quella di
scegliere le basi di partenza che si riveleranno poi corrette) e, seguendo il filo della loro prima scoperta,
ipotizzarono la presenza di un messaggero che portasse l'informazione, necessaria alla sintesi delle proteine,
dal DNA (nel nucleo) al citoplasma. Questo messaggero fu indicato nell'RNA che si trova concentrato nei
ribosomi (corpuscoli, vere e proprie "fabbriche" delle proteine formati da RNA più
un miscuglio di proteine) della cellula. Watson coniò anche lo slogan: "DNA makes RNA makes protein".
a cura di M.M.